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Anellus Stellato fecit

today11 Febbraio 2025

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di FRANCESCO DI PALO

L’Ecce Homo di Lucera, i Misteri di Molfetta, il San Biagio di Ruvo e altre proposte per la scultura del primo Seicento in Italia meridionale

La storia dell’arte barocca è intrinsecamente legata all’evoluzione della scultura, soprattutto quella in legno, che ha visto una fioritura straordinaria tra il XVI e il XVII secolo. Le botteghe artistiche di questo periodo sono diventate centri nevralgici di produzione, con una vera e propria fioritura di statue a grandezza naturale e busti, destinati a diffondersi anche nei piccoli e periferici centri. La scultura religiosa, realizzata in legno per la sua duttilità e capacità di ricevere dorature e policromature, diventò il mezzo ideale per tradurre visivamente la Riforma cattolica, una risposta al movimento protestante che minacciava le radici della Chiesa di Roma.

Tra i protagonisti di questo periodo di “ri-conquista” cattolica vi fu Aniello Stellato, un artista la cui figura rimase quasi sconosciuta fino a pochi anni fa, ma che oggi viene riconosciuto come uno dei grandi maestri della scultura in legno. Definito «dio del legno», Stellato è paragonato allo spagnolo Juan Martínéz Montañés, un altro celebre scultore contemporaneo, per la sua straordinaria capacità di dare vita a immagini del sacro con una potenza espressiva unica. Nonostante la scarsità di opere documentate, Stellato ha lasciato un’impronta indelebile, come testimoniano alcuni suoi lavori: la Madonna con Bambino di Grottazzolina, la Madonna di Fondi, e l’Ecce Homo nella chiesa di San Francesco a Lucera, datato 1621.

Il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo, e l’analisi delle sue opere permette di apprezzare non solo le sue doti tecniche, ma anche la sua visione artistica profondamente legata alla spiritualità del suo tempo. Tra le altre opere attribuite a Stellato, spiccano l’Ecce Homo di Nocara e quello di Piano di Sorrento, così come il San Francesco di Conversano, in cui l’artista esalta la santità attraverso dettagli come il prezioso saio decorato con l’«estofado de oro». Non meno importante è il Crocifisso di Licodia Eubea, che testimonia la potenza drammatica ed espressiva della sua arte.

In definitiva, la figura di Aniello Stellato si rivela fondamentale per comprendere il fervore religioso e culturale del periodo barocco, e il suo lavoro continua a suscitare interesse e ammirazione, unendo tecnica, spiritualità e passione in ogni sua creazione.

Formato: cm 24×31
Pagine: 176
Illustrazioni: 212 a colori
Anno di pubblicazione: 2023
Editore Claudio Grenzi

Written by: PC

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