Sono nato il 4 agosto 1937. Non ho fatto in tempo a indossare la divisa del “balilla”, forse perché mancava il tempo per l’addestramento… o forse anche la stoffa per la divisa.
Dopo la scuola media, ho frequentato il ginnasio-liceo classico, periodo in cui ho iniziato a interessarmi alla fotografia grazie a mio fratello maggiore, Aurelio, già appassionato del settore. In seguito, ho scelto di studiare lingue all’università, un’altra mia grande passione, che mi ha permesso di comunicare con mezza Europa durante i viaggi avventurosi che ho condiviso con mia moglie.
Nel 1972 ho deciso di dedicarmi alla fotografia professionale. La mia prima mostra è stata un modo per dire: “Eccomi, ci sono anch’io!”. Dopo una lunga gavetta, nel 1981 è arrivata la svolta: per una scommessa (vinta) con un grafico, che dubitava delle capacità di un fotografo di matrimoni di spaziare in altri generi, ho avuto l’opportunità di entrare in un mondo fotografico nuovo e affascinante.
Ho curato la parte fotografica di diversi volumi, tra cui:
Il Museo di Foggia (Leone Editore)
Architettura delle Fornaci (Electa-Napoli)
Sentire l’immagine di Gerardo Gerardi (Electa-Milano)
Sformate immagini di bronzo (Grenzi Editore)
Parallelamente al lavoro di routine, ho partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero, esponendo a Lucera, Sant’Agata di Puglia, Bari (Galleria Spazio Immagine – Artoteca Alliance Française), Berlino (Rathaus Berlin/Kreuzberg) e Caen, in Bassa Normandia.
A chiusura della mia carriera, ho avuto il piacere di collaborare con Dionisio Morlacco, che mi ha detto con la sua solita discrezione: “Mario, avrei una mezza idea…”. Gli ho risposto subito che avevo io l’altra metà! È nato così il volume in cui state leggendo questo curriculum, scritto con affetto e un pizzico di ironia… con buona pace dell’Editore.
Alcuni articoli parlano di lui: