Ostensori d’argento nella Diocesi di Lucera-Troia di Giovanni Borraccesi
Quest’indagine sugli ostensori presenti nelle chiese della Diocesi di Lucera-Troia prende spunto dalla celebrazione del Congresso Eucaristico Diocesano, indetto a Lucera dal 29 maggio al 6 giugno 2004.
L’ostensorio è un oggetto liturgico destinato a custodire l’ostia consacrata, utilizzato per l’esposizione solenne dell’Eucaristia e per particolari processioni. Data la sua rilevanza nell’ambito del culto, esso viene frequentemente realizzato con metalli preziosi, come oro o argento, e lavorato con tecniche di sbalzo, fusione o cesellatura.
Gli archetipi tipologici principali di questo manufatto liturgico sono l’ostensorio architettonico e l’ostensorio raggiato. Quest’ultimo, caratterizzato da un ricettacolo con raggi lanceolati o fiammeggianti, risulta essere il modello più diffuso nei luoghi di culto della Diocesi di Lucera-Troia. La sua ampia diffusione consente di analizzare gli elementi essenziali dello sviluppo tecnico e stilistico di tali oggetti, la cui produzione, in larga parte napoletana, ha avuto inizio già nell’età barocca.
L’ostensorio, generalmente composto da una base, un fusto, un nodo e un ricettacolo con sportellino posteriore, rappresenta non solo un oggetto di profonda valenza religiosa, ma anche un pregevole esempio di arte sacra, testimone dell’evoluzione stilistica e artigianale nel corso dei secoli.
Formato: cm 24×31
Pagine: 64
Illustrazioni: 24 a colori, 53 in bianco e nero
Anno di pubblicazione: 2004
Claudio Grenzi Editore
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